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La mobo permette la realizzazione di piattaforme di nuova generazione perfettamente aderenti all'architettura Nehalem, essendo basata sul chipset Intel X58; è in grado di supportare fino a 6 schede grafiche mediante 4 slot PCI-Express 2.0 x16 e 2 PCI-Express 2.0 x4. In accordo alla fonte, la scheda madre è ATI Crossfire, ma non SLI Ready.

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Il prototipo mostrato da Gigabyte è in grado di gestire la memoria centrale in modalità triple channel e può supportare fino a 24GB di DDR3-1333 oppure 6GB di DDR3-1900/2000.

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Il costruttore ha naturalmente curato particolarmente il dimensionamento dello stadio di alimentazione, dovendo fornire la potenza elettrica ad una configurazione che può includere fino a sei schede grafiche. Un VRM (Voltage Regulator Module) a 12 fasi è dedicato alla gestione della potenza elettrica fornita alla cpu; due VRM a 2 fasi lavorano invece rispettivamente per la memoria RAM e le device esterne connesse al bus PCI-Express.

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Questa "Extreme Edition" è, lo ripetiamo, soltanto un prototipo o, più probabilmente, una "idea" di motherboard: infatti Gigabyte fa sapere che la topologia del PCB e soprattutto il sistema di raffreddamento aria/liquido verranno rivisitati nella versione definitiva per permettere di ricavare tutto lo spazio necessario per il collegamento simultaneo delle sei video card.

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