NVIDIA ha lanciato ufficialmente oggi la scheda video GeForce RTX 4090D nel mercato cinese, colmando così il vuoto lasciato dalla GeForce RTX 4090, le cui esportazioni in Cina erano state vietate dalla USFTC (United States Federal Trade Commission) nel corso del mese di ottobre per limitare l'export di GPU con funzionalità AI ad alte prestazioni dagli U.S. verso la Repubblica Popolare Cinese.
Pur conservando la sua posizione dominante nella gamma GeForce RTX 40, ove si eccettui naturalmente la GeForce RTX 4090 standard, la GeForce RTX 4090D è una variante inevitabilmente depotenziata della GeForce RTX 4090, pur essendo dotata della medesima GPU, ovvero del chip grafico a 5nm Ada Lovelace "AD102" di NVIDIA.
Il design di quest'ultimo prevede la presenza fisica di 72 TPC (Texture Processor Cluster), e quindi di 144 (2 x 72) unità SM (Streaming Multiprocessor). La variante del chip "AD102" utilizzato dalla GeForce RTX 4090 include 64 TPC (e quindi 128 SM) attivati, mentre quella riservata alla GeForce RTX 4090D comprende 57 TPC (114 SM) attivi.
Ne consegue che il numero dei core CUDA, dei core Tensor e dei core RT passa da 16.384, 512 e 128 della GeForce RTX 4090 a rispettivamente 14.592 core CUDA, 456 core Tensor e 114 core RT nel caso della GeForce RTX 4090D.
Gli ingegneri di NVIDIA non hanno invece effettuato modifiche relativamente al valore massimo della frequenza di clock con Boost (2.52GHz) e al frame buffer, sia in termini di capacità che di data rate, pur riducendo di 25W il valore della potenza TGP.
Per evitare possibili azioni, da parte degli utenti finali, volte a incrementare le prestazioni della GeForce RTX 4090D mediante l'aggiornamento del BIOS con quello della GeForce RTX 4090, NVIDIA ha utilizzato codice ASIC e device ID differenti tra i due prodotti.
Il prezzo di lancio della GeForce RTX 4090D, infine, è equivalente a circa €1.654, ed è quindi allineato al prezzo di lancio della GeForce RTX 4090 standard nel mercato cinese.
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