Una slide, attribuita a Intel dalla fonte, rivela alcune delle feature della piattaforma che ospiterà i processori di nuova generazione firmati Intel e tipicamente indicati con il nome in codice di "Ivy Bridge".
[Immagine ad alta risoluzione]
Più i dettaglio, i processori, dotati di un socket LGA-1155 e successori dei "Sandy Bridge", saranno abbinati a un chipset ad hoc, il "Panther Point", il quale, tra le innovazioni proposte, includerà il supporto del bus PCI-Express 3.0.
Questa feature promette, almeno potenzialmente, una banda passante doppia rispetto a quella ottenibile con l'attuale bus PCI-Express 2.0, il che lascia presumere un interessante boost prestazionale in relazione alle periferiche che utilizzano massivamente tale bus: tra queste un posto di primo piano è senza dubbio occupato dalle schede grafiche.
Tra le altre informazioni fornite dalla slide, segnaliamo il supporto, da parte di tutte le varianti del chipset "Panther Point", del collegamento, o path, Intel Flexible Display Interface, con cui Intel ottimizza il flusso dei dati dalla cpu, o meglio dalla gpu in essa inclusa, verso le porte di uscita del segnale video, tipicamente gestite dal chipset PCH, erede del ben noto circuito southbridge.
La sola linea di chipset "Panther Point" dotata di supporto per l'overclock sarà la Z-series: il modello Z77, compatibile con configurazioni multi-gpu complesse, rappresenterà il top di gamma, mentre lo Z75 potrà gestire fino a due video card connesse al bus PCI-Express.
Il chipset "Panther Point" potrà controllare due porte SATA 6Gb/s e quattro SATA 3Gb/s; in termini di standard USB, esso sarà in grado di gestire quattro porte USB 3.0 e dieci porte USB 2.0.
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