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10.03.2017 - Windows 10 non supporta al meglio le CPU Ryzen? Microsoft risponde così | ||
Le prestazioni dei processori di nuova generazione Ryzen di AMD non stanno facendo registrare, in special modo in ambito gaming, il livello prestazionale sperato dagli acquirenti e dagli appassionati più in generale e, secondo alcuni, questo scenario potrebbe essere stato indotto da un componente di Windows 10, ovvero lo scheduler, che non sarebbe ancora in grado di utilizzare al meglio le peculiarità della nuova architettura. Più in dettaglio, dai canali non ufficiali si apprende che, a differenza di quanto avviene con le piattaforme Intel Core, lo scheduler di Windows 10, qualora venga eseguito con una CPU AMD Ryzen, non sarebbe capace distinguere tra i thread associati ai core fisici e i thread associati ai core virtuali resi disponibili dalla tecnologia SMT. Ne consegue che lo scheduler non assegnerebbe sistematicamente una priorità più elevata ai thread associati ai core fisici determinando, in ultima analisi, ovvero come effetto netto, il conseguimento di un livello prestazionale che non rispecchia le reali potenzialità dell'hardware. Anche perchè, in accordo a una seconda speculazione, Windows 10 non utilizzerebbe al meglio anche la memoria cache di secondo (L2) e terzo livello (L3) integrata nei chip Ryzen.
Interpellata sull'argomento mediante il social network Twitter, Microsoft non ha assolutamente confermato le speculazioni inerenti lo scheduler di Windows, ma ha fatto notare, piuttosto, che un nuovo processore high-end comporta inevitabilmente l'introduzione di nuovi bug da neutralizzare, e in merito ai quali è necessario indagare. Collegamenti | ||
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